domenica 24 febbraio 2008

Tutti con Tripodi

Un esercito di iscritti si sospende dal partito, riconoscendo unico leader l'assessore arrestato.
Mastella nomina Aprile commissario
La notizia era nell'aria, ma ora è ufficiale. Il gruppo dell'Udeur vicino a Pasquale Tripodi, l'assessore regionale in carcere per un'inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia, si sospende dal partito.
E il "Campanile", in provincia di Reggio, rischia di restare "muto".
Ad annunciare questa scelta, "sofferta ma inevitabile", dopo l'atteggiamento assunto da Mastella nei confronti del dott. Pasquale Tripodi, è il segretario provinciale, dott. Paolo Mallamaci.
Mastella, con un partito ormai allo sbando, che ha perso anche il segretario regionale (l'on. Ennio Morrone), ha cercato di rispondere a questa emorragia, nominando un commissario provinciale, nella persona di Giuseppe Aprile, il quale dovrà praticamente ripartire da zero.
Il grosso dell'Udeur, come annuncia Mallamaci, fa quadrato attorno a Pasquale Tripodi e prende le distanze da Mastella.
Per dare l'esatta dimensione dell'esodo proviamo a fare l'appello: seguono Tripodi "tutti i componenti della direzione provinciale, unitamente ai componenti del Comitato provinciale, il responsabile del Movimento giovanile, Fabio Calarco, tutti i segretari delle sezioni operanti nella provincia. Analoga determinazione è stata assunta dagli esponenti del partito nelle istituzioni, tra i quali i consiglieri provinciali Giugno, Barone e Romeo, il vice presidente della provincia Gesualdo Costantino, il consigliere comunale di Reggio Meduri, undici sindaci, due presidenti della Comunità Montana e oltre sessanta tra assessori e consiglieri nei comuni della Provincia".Un terremoto, insomma.
L'Udeur di Mastella ora è un partito da rifondare: per adesso è sparito.
Spiega Mallamaci: "La sofferta decisione, fortemente voluta e sostenuta da 3500 iscritti, si è resa necessaria all'indomani della condotta tenuta dalla segreteria nazionale del partito che con un documento prendeva le distanze dall'assessore Pasquale Tripodi destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Con questa paradossale nota diramata a caldo, si è tentato di far ritenere all'opinione pubblica che il percorso politico dall'amico Pasquale Tripodi si fosse separato già da tempo da quello dell'Udeur, mentre è a tutti noto il contrario".
Infatti, come lo stesso assessore aveva annunciato a "Gazzetta del Sud", il dott. Tripodi "si sta accingendo a impegnarsi direttamente nella prossima tornata elettorale e ricoprendo un ruolo di grande rilievo (Mastella gli aveva promesso la candidatura al Senato, ndr) che lo avrebbe portato a rappresentare, con la lista del "Campanile" le istanze della provincia di Reggio e della Calabria intera nel Parlamento nazionale, a coronamento di un proficuo impegno decennale nell'amministrazione regionale, impegno che ha portato una significativa crescita dell'Udeur nella provincia di Reggio".Inaccettabile per il dott. Mallamaci il comportamento di Mastella.
"In un partito come il nostro - scrive tra l'altro - che si ispira ai valori del cattolicesimo e, quindi, della solidarietà, non è concepibile prendere le distanze da un iscritto, che con grande abnegazione si era impegnato a far crescere l'Udeur in Calabria, quando lo stesso si è trovato in una condizione di umana difficoltà".
Mallamaci risponde al cinismo di Mastella con una presa di posizione chiara e netta:"Siamo indignati con il segretario nazionale e ribadiamo con forza la nostra vicinanza a Pasquale Tripodi".
Il dott. Mallamaci parla per conto di un esercito di 3500 iscritti nella provincia di Reggio che ha portato alle ultime regionali l'Udeur a conquistare quasi il 10 per cento e a Pasquale Tripodi 11.800 preferenze, primo eletto assoluto in tutta la Provincia.
Mallamaci ribadisce:"Con il gesto di sospenderci dal partito tutti gli iscritti, esprimiamo la nostra più sincera solidarietà umana e politica a Tripodi. E, manifestando la più totale e convinta fiducia nell'operato della Magistratura, auspichiamo che l'amico Pasquale possa essere restituito al più presto all'affetto dei suoi cari e dei tanti amici che non rinnegano decenni di battaglie politiche combattute fianco a fianco. Oggi più di ieri si riconoscono in lui come leader e punto di riferimento inamovibile".Dove confluirà l'esercito reggino dell'ex Udeur?
Mallamaci comunica:"Ogni decisione sulla futura collocazione politica verrà presa solo quando Pasquale Tripodi potrà riprendere il ruolo guida del movimento. Operativamente fin da subito, nei consessi elettivi dove l'Udeur è presente con un proprio gruppo, i consiglieri eletti confluiranno nel gruppo misto".
Il documento di Mallamaci, a nome dei 3500 iscritti, è una bella pagina di lealtà e di solidarietà politica e umana, ma è anche una lezione nei confronti dei tanti pseudo garantisti, a cominciare da Mastella, che non hanno neanche sentito il bisogno di esprimere la solita, pragmatica solidarietà nei confronti di Tripodi.
Lo hanno fatto solo gli iscritti dell'Udeur, convinti che il Tribunale della libertà di Perugia possa rendergli giustizia.
Tonio Licordari(Tratto dalla "Gazzetta del Sud")

sabato 23 febbraio 2008

Udeur, sospensione in massa dal partito


Il Segretario provinciale dei Popolari Udeur Paolo Mallamaci e tutti componenti della direzione provinciale di Reggio Calabria unitamente ai componenti del Comitato Provinciale , al Responsabile del Movimento Giovanile Fabio Calarco, e a tutti i segretari delle sezioni operanti nella Provincia, si sono sospesi dal Partito dei Popolari Udeur. Analoga determinazione è stata assunta dagli esponenti del Partito eletti nelle Istituzioni, tra i quali i consiglieri provinciali Giugno, Barone e Romeo, il Vice Presidente della Provincia Costantino, il consigliere comunale della città capoluogo Meduri, 11 sindaci, 2 Presidenti della Comunità Montana, e oltre sessanta tra assessori e consiglieri comunali dell’Udeur. La sofferta decisione fortemente voluta e sostenuta dai 3.500 iscritti reggini al Partito, si è resa necessaria all’indomani della condotta tenuta dalla segreteria nazionale del partito che con un documento diffuso dall’ufficio politico nazionale prendeva le distanze dall’Assessore Pasquale Tripodi destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Con questa paradossale nota diramata a caldo, si è tentato di far ritenere all’opinione pubblica che il percorso politico compiuto dall’amico Pasquale Tripodi si fosse separato già da tempo da quello dei Popolari Udeur, mentre è a tutti ben noto che lo stesso Tripodi si stava accingendo ad impegnarsi direttamente nella prossima tornata elettorale ricoprendo un ruolo di grande rilievo che lo avrebbe portato a rappresentare,con la lista del Campanile, le istanze della Provincia di Reggio e della Calabria intera nel Parlamento della Nazione, a coronamento di un proficuo impegno decennale nell’Amministrazione della Regione, impegno che ha prodotto una significativa crescita dell’Udeur nella Provincia di Reggio Calabria. Per un partito fortemente ispirato ai valori del cattolicesimo, che pone la famiglia al centro della propria azione politica e che ha incardinato un cristiano concetto della solidarietà alla base del proprio programma, l’aver preso le distanze da un proprio iscritto che con grande abnegazione si era impegnato per la crescita del Partito in Calabria,dimostrando una lealtà e coerenza assoluta agli ideali dell’Udeur, proprio quando si trova in una condizione di umana difficoltà, è sembrato a tutti gli aderenti assolutamente inaccettabile. Con questo gesto,interpretando dunque i sentimenti di indignazione nei confronti del Segretario Nazionale Mastella degli iscritti al partito, ribadiamo la nostra vicinanza all’On. Pasquale Tripodi, al quale esprimiamo la nostra più sincera solidarietà umana e politica, e manifestando la più totale e convinta fiducia nell’operato della Magistratura, auspichiamo che Pasquale possa essere restituito prestissimo all’affetto dei suoi cari e dei tanti amici che non rinnegano decenni di battaglie politiche combattute fianco a fianco, e oggi più di ieri si riconoscono in Lui come leader e punto di riferimento inamovibile. Proprio per queste ragioni, ogni decisione sulla futura collocazione politica, verrà presa solo quando Pasquale Tripodi potrà riprendere il ruolo guida del movimento. Operativamente fin da subito, nei consessi elettivi dove l’Udeur è presente con un proprio gruppo, i consiglieri eletti confluiranno nel gruppo misto.


Reggio Calabria 19 febbraio 2008
Paolo Roberto Mallamaci

martedì 19 febbraio 2008

Dalla Gazzetta del Sud

La presa di posizione del segretario nazionale all'annuncio dell'arresto di Tripodi sta provocando reazioni a catena a sostegno dell'assessore
Mallamaci: "Pasquale uscirà a testa alta, il partito reggino lo seguirà. Da Mastella aspettiamo chiarimenti".
I latini, che sono maestri di vita, dicevano che gli amici veri si vedono nelle avversità.
L'assessore regionale Pasquale Tripodi, arrestato con un'accusa pesante (concorso in associazione mafiosa), si sta trovando idealmente a suo fianco i suoi veri amici di partito che, elettoralmente parlando, costituiscono nella provincia di Reggio un autentico serbatoio di voti.
Non è un caso che alle ultime regionali l'Udeur ha sfiorato il 10 per cento e Tripodi è stato il primo eletto in assoluto con 11.806 preferenze in tutta la provincia.
Una prova pubblica di amicizia e di affetto, il dott. Pasquale Tripodi l'ha avuta dal suo gruppo domenica. Una sessantina di persone ("e non sono tutti", dice il segretario provinciale dell'Udeur) ha voluto manifestare "vicinanza, stima ed affetto" a Tripodi. E non si tratta di personale qualsiasi ma di gente che ricopre ruoli importanti (sindaci, assessori, consiglieri comunali, dirigenti di partito) nell'ambito dell'intera provincia, oltre al vice presidente dell'amministrazione provinciale, Gesualdo Costantino e ai consiglieri provinciali Giugno, Barone e Romeo.
Tutto ciò conferma che Pasquale Tripodi dispone di una rete di capo-elettori solida e capillare nel territorio.
L'uscita pubblica degli amici veri di Pasquale Tripodi è anche una risposta forte al segretario nazionale Mastella che, appena avuta notizia dell'arresto di Tripodi, ha provveduto a scaricarlo, sostenendo che addirittura con il partito era praticamente da tempo un "separato in casa" e che a nominarlo assessore regionale era stato il governatore Loiero di sua iniziativa.
Adesso che i contorni della vicenda giudiziaria sembrano prendere una piega nettamente favorevole all'assessore indagato che durante l'interrogatorio avrebbe ribadito la sua totale estraneità, a Roma, nella sede del Campanile, c'è grande imbarazzo per le dichiarazioni avventate fatte nella prima ora.
E la vicenda minaccia di diventare un vero e proprio caso politico: l'Udeur in provincia di Reggio rischia di scomparire.
Il segretario provinciale Paolo Mallamaci, che è riuscito a mantenere compatto il gruppo in questi giorni di tempesta, si esprime con estrema chiarezza, inviando messaggi a Roma e a Ceppaloni: "Sia chiaro, l'Udeur di Reggio seguirà Pasquale Tripodi. Aspettiamo con estrema serenità che si pronunci il Tribunale della Libertà, ma è evidente che la direzione nazionale del partito ci deve uina spiegazione. Martedì, prima della notizia dell'arresto, l'amico Pasquale era considerato una risorsa, tanto che doveva essere candidato al Senato, mentre mercoledì era diventato un separato in casa. Su questa assurdità pretendiamo chiarimenti dell'on. Mastella".Ma dove andrà il gruppo vicino a Pasqulae Tripodi? Resterà nell'Udeur di Mastella o confluirà nel Popolo della libertà di Berlusconi?
Mallamaci è prudente ma chiaro: "Decideremo tutti insieme, dopo aver conosciuto la posizione ufficiale di Pasquale Tripodi. Senza di lui non faremo alcun passo".Mastella, quindi, rischia di perdere la Calabria.
Dopo la scelta di Antonio Borrello di restare nel Centrosinistra, se anche il gruppo-Tripodi, che costituisce la roccaforte dell'Udeur in Calabria, gli volterà le spalle, la forza elettorale del Campanile nel Reggino diventerà pressochè inesistente.
Già la perdita in città di Michele Raso, che alle ultime comunali ha seguito Scopelliti, rappresentava una grossa "falla" d voti. Ma Raso nel frattempo non si era legato ad alcun partito politico ed è pronto a ritornare con Pasquale Tripodi, al quale continua ad esprimere solidarietà ed amicizia, se il gruppo-Udeur del Reggino aderirà alla Pdl.
La situazione è questa, in attesa di sviluppi di natura giudiziaria.
Gli avvocati di Tripodi sono ottimisti, ma su questo arresto affiorano perplessità anche dal mondo giudiziario. Lo si era scritto sin dal primo momento: non c'era nelle cinquecento pagine dell'ordinanza una sola intercettazione diretta di Pasquale Tripodi.
Tecnicamente ci è stato spiegato che le dichiarazioni "eteroaccusatorie" (quando si parla di terze persone) per avere un valore tale da giustificare un arresto devono essere corroborate dai riscontri.
Lo stabiliscono le sentenze della Corte di Cassazione.Altrimenti qualsiasi persona ignara potrebbe restare vittima di millantatori o di persone rovinate che decidono di rovinare terzi.Tutto il gruppo (per ora dell'Udeur) ha fiducia nella Magistratura."Pasquale Tripodi- dice Mallamaci- tornerà libero e a testa alta e noi continueremo a fare politica con lui".
Anche il gruppo provinciale dei giovani Udeur ha inteso esprimere solidarietà a Tripodi. Tra l'altro scrivono i giovani di avere piena fiducia nella Magistratura, alla quale però rivolgono l'invito di "fare chiarezza in tempi rapidi. Certi che la verità saprà rendere giustizia al nostro leader indiscusso. Ci auguriamo che questo momento così difficile passi in fretta e vi sia il pieno riscatto della sua onorabilità e dignità".
Tonio Licordari
(Tratto dalla "Gazzetta del Sud")
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domenica 17 febbraio 2008

dalla Gazzetta del Sud

Dopo Borrello, reagisce l'Udeur reggino
"Clemente Mastella aveva deciso di candidare Pasquale Tripodi al Senato in Calabria. Lo aveva comunicato martedì all'interessato". Parla così il dott. Paolo Mallamaci (nella foto), segretario provinciale dell'Udeur a Reggio, rimasto deluso e incredulo dalla presa di distanza del segretario nazionale dopo l'arresto dell'assessore regionale: "Ancora vogliamo verificare la veridicità di quella dichiarazione che definiva Pasquale distante dal partito da tempo. Un'assurdità. Sabato scorso era accanto a lui ad Arpaise e aveva annunciato proprio alla "Gazzetta del Sud" che lasciava la giunta regionale per seguire Mastella. Aspettiamo di sapere come la pensa realmente Mastella sul caso che riguarda Pasquale Tripodi, per poi comportarci di conseguenza".
Mallamaci sostiene che l'Udeur provinciale è solidale a tutto tondo con Pasquale Tripodi.
"Abbiamo fiducia piena nella Magistratura. Mi risulta che Pasquale si è difeso bene davanti al Gip. Sono fiducioso, siamo fiduciosi. Per adesso ci viene spontaneo e umano censurare le dichiarazioni sia del governatore Loiero sia del nostro segretario Mastella".
Su questo versante il primo ad uscire allo scoperto era stato il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Borrello, il quale aveva già annunciato di non seguire Mastella nel nuovo progetto politico, restando nel Centrosinistra. Borrello dice: "Decisamente torto, sul piano politico, hanno tutti coloro i quali dopo tre anni di legislatura prendono le distanze dall'assessore Pasquale Tripodi, quasi non l'avessero mai conosciuto, stimato, scelto come compagno di viaggio affidandogli le deleghe regionali importanti e, nel caso dell'Udeur, pronti a proporre l'elezione al Parlamento". Borrello parla di cinismo politico e aggiunge: "Prendere le distanze ora, in questo momento critico per lui, cui personalmente auguro, di cuore, che possa dimostrare la sua estraneità dalle accuse che gli muove la Magistratura, è quantomeno osceno sul piano umano".
L'intero gruppo dei consiglieri provinciali dell'Udeur a Reggio (il vicepresidente Gesualdo Costantino, Luigi Giugno, Antonino Romeo e Giovanni Barone) "esprime sincero affetto, profonda solidarietà e vicinanza a Pasquale Tripodi".
Confidando nell'operato della Magistratura, il gruppo Udeur è convinto che presto Pasquale Tripodi tornerà "agli affetti dei suoi cari e a riprendere l'importante percorso non solo politico, ma anche soprattutto umano, all'insegna dei valori della correttezza, della trasparenza e della legalità".
Vicino a Pasquale Tripodi anche l'assessore comunale di Reggio, Michele Raso (già dell'Udeur): "Sono convinto che da questa storia Pasquale uscirà a testa alta".
(to.lic.)
(Tratto dalla "Gazzetta del Sud")
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venerdì 15 febbraio 2008

Borrello: solidarietà a Tripodi e incredulità per le dichiarazioni di Mastella e Loiero che considera oscene.


“Nel frastuono generale si rischia di perdere persino il significato delle parole, ma anche di dare un colpo letale alla nostra democrazia. Io credo che, premesso il rispetto per l’attività della magistratura, occorra che non si facciano processi mediatici o si mettano alla gogna le persone prima ancora che si conoscano i fatti e vi siano le relative sentenze giudiziarie, perché comportarsi diversamente significa soltanto minare alle basi lo Stato di diritto”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello. “Per evitare processi sommari e spettacolari, è urgente - secondo Borrello - che la magistratura acceleri le procedure e pervenga con rapidità ad un esito. Nel frattempo, però, un minimo di ragionamento è opportuno farlo. Decisamente torto, sul piano politico, hanno tutti coloro i quali dopo tre anni di legislatura prendono le distanze dall’assessore Pasquale Tripodi, quasi non l’avessero mai conosciuto, stimato, scelto come compagno di viaggio affidandogli deleghe regionali importanti e, nel caso dell’Udeur, pronti a proporre l’elezione al Parlamento. Qui oltre alla bugia c’è un cinismo che fa a fette l’umanità di ogni individuo e che ci deve indurre a riflettere su quanto di grave sta accadendo nel mondo politico. Da anni l’Udeur, da un lato, e il presidente Loiero, dall’altro, hanno individuato nelle capacità di Tripodi una sintesi d’impegno politico ed amministrativo nella regione Calabria. Prendere le distanze ora, in questo momento critico per lui, cui personalmente auguro, di cuore, che possa dimostrare la sua estraneità dalle accuse che gli muove la magistratura, è quantomeno osceno sul piano umano”. “Ma sul piano politico - aggiunge Borrello - un comportamento del genere non può passare inosservato, perché tradisce un’irresponsabilità, di chi lo pone in essere, i cui costi si vorrebbero scaricare sulle persone che, per un motivo o per l’altro, finiscono nella rete della magistratura inquirente e che, però, e questo non è mai superfluo ricordarlo, sono innocenti fino a quando non vi sia una sentenza di condanna. Per ciò che riguarda le tante candide sirene che richiedono il voto subito alla Regione Calabria, sorprende che le stesse non siano, con altrettanta solerzia, attente anche alle vicende di altre regioni come la Campania per esempio. Anche se il vero problema, a mio avviso, rimane sempre lo stesso: l’esasperazione del profilo giudiziario a causa anche dell’inadeguatezza a dare risposte ai problemi dei cittadini. Io credo che i cittadini, piuttosto che andare al voto, richiedano soluzioni sul terreno dei contenuti. In questo senso, il centrosinistra calabrese dovrebbe interrogarsi subito, non attraverso parate mediatiche in cui i leader appaiono un attimo e spariscono senza lasciare tracce concrete del loro passaggio, ma attraverso progetti di legge, programmi amministrativi, passione per le questioni che bloccano la crescita economica della Calabria. Se la politica - conclude - non diventa governo scrupoloso e puntuale del territorio nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza, rischia di diventare, nella società di oggi, un’appendice irrilevante del pensiero umano”.

I giovani vicini a Tripodi.

Comunicato stampa giovani

Il gruppo giovani della provincia di Reggio Calabria vicini all’On. Pasquale Tripodi,
esprimono tutta la loro più sincera solidarietà all’amico Pasquale Tripodi e si stringono a lui in un abbraccio ideale di solidarietà umana e politica, di profonda stima, ammirazione e fiducia.
Siamo certi che in tempi brevi emergerà l'estraneità dell'On. Tripodi rispetto a questa vicenda.
Del resto, conosciamo bene la correttezza e la trasparenza che caratterizzano la persona dell'amico Pasquale Tripodi e siamo certi della piena estraneità ai fatti per i quali risulta indagato.
Chi conosce Pasquale Tripodi, conosce il suo impegno politico ogni giorno rivolto ai cittadini, la sua rettitudine e la sua enorme moralità.
Rimaniamo francamente sconcertati del grave provvedimento assunto nei confronti dell' On. Tripodi, un amministratore apprezzato da tutti e che ha sempre dimostrato grande attenzione nei confronti dei problemi della comunità calabrese, e il consenso che egli ottiene, non soltanto elettorale, è la riprova di questo.
Siamo convinti che l'amico Pasquale Tripodi saprà dimostrare la limpidezza del suo operato e ci auguriamo che presto venga restituito a tutta la comunità calabrese un uomo che da tutti è apprezzato per il tanto bene fatto alle comunità di cui si è occupato.
Contestualmente sollecitiamo la magistratura a fare prontamente chiarezza sugli avvenimenti e restituire quindi serenità all’On. Pasquale Tripodi.
Ribadendo quindi piena fiducia nella magistratura e certi che la verità saprà rendere giustizia all’on Tripodi, speriamo che questo momento così difficile passi in fretta e vi sia il riscatto della sua onorabilità e dignità.
Il gruppo giovani della provincia di Reggio Calabria




giovedì 14 febbraio 2008

Operazione naos:continua la solidarietà a Tripodi.La sezione di Montebello Ionico


La sezione di Montebello Ionico, in tutte le sue componenti, è vicina all’amico Pasquale Tripodi, coinvolto in queste ultime ore in una vicenda giudiziaria che ha contorni ancora non chiari.» Inizia con queste parole un breve comunicato stampa con cui la sezione Udeur del paese che ha dato i natali a Pasquale Tripodi esprime fiducia nell'operato dell'ex assessore. «Pur avendo piena fiducia nella magistratura, - continua la nota - siamo oltremodo convinti dell’assoluta innocenza dell’On. Tripodi, perché noi più degli altri, possiamo testimoniare l’attaccamento ai valori di lealtà e di onestà che hanno sempre contraddistinto la sua condotta civile e politica, essendo stato egli da sempre convinto assertore di una linea di condotta che ha anteposto la moralità nei comportamenti e l’etica nell’azione politico amministrativa di tutti i giorni.» Il segretario, Peppe Crea, nel suo scritto continua sottolineando come l’incredulità che in un primo tempo ha sconvolto i cuori degli iscritti «ora sta lasciando il posto all’affetto e all’amicizia che tutti ripongono nei confronti di un uomo per bene, di una persona limpida che ha sempre anteposto gli interessi generali e delle comunità che ha sempre servito con spirito di servizio, prima da medico e poi da politico». La nota si chiude con l'augurio «che al più presto si possa chiarire questa vicenda incresciosa e Pasquale Tripodi possa tornare a riprendere il suo ruolo di guida politica»

mercoledì 13 febbraio 2008

La dichiarazione di Mastella sull'arresto di Tripodi:sconcertante!

''Loiero sa bene che Pasquale Tripodi - che ci auguriamo
possa al piu' presto chiarire la sua estraneita' alle accuse contestategli - da
tempo era distante dal Partito e che la segreteria nazionale dei Popolari-Udeur
non lo ha mai indicato a ricoprire le deleghe di assessore cui lo ha chiamato
direttamente e autonomamente lo stesso Governatore della Calabria''. Lo
sottolinea una nota di largo Arenula che aggiunge: ''A questo punto, dopo la
somma di vicende che hanno riguardato quasi tutti i Partiti, riteniamo opportuno
che il Presidente Loiero compia un gesto di generosita' dimettendosi, dando
cosi' ai cittadini calabresi la possibilita' di andare a nuove elezioni e di
legittimare un nuovo governo regionale''.
Con questo dichiarazione Mastella ha dimostrato quanto è meschino e vile, scaricare un Suo esponente in difficoltà, quando appena il giorno prima gli aveva offerto la candidatura al Senato come capolista. Mastella, credimi, e te lo dico con tutto il cuore, sei una delusione. (Paolo Mallamaci)

Operazione Naos:la solidarietà di Mallamaci a Tripodi.

A nome mio personale e interpretando i sentimenti degli iscritti del partito della provincia di Reggio Calabria, esprimo la più calorosa, sincera e leale solidarietà all’amico Pasquale Tripodi, che in queste ore di grande sofferenza, sicuramente starà sentendo intorno a sé l’affetto dei tanti amici che in questi difficili momenti si sono raccolti intorno alla famiglia e al partito. Manifestando la più totale e convinta fiducia nell’operato della magistratura, auspichiamo che questa triste pagina si possa chiudere al più presto restituendo Pasquale all’affetto dei suoi cari e dei tanti amici che non rinnegano decenni di battaglie politiche combattute fianco a fianco, e oggi più di ieri si riconoscono in lui come leader e punto di riferimento inamovibile. Siamo convinti che l’On. Tripodi saprà chiarire le accuse mosse a suo carico e dopo aver dimostrato la sua completa innocenza, non rimarranno ombre sulla legittimità del suo operato politico ed amministrativo.