lunedì 22 giugno 2009

Montebello: quando la Chiesa usa pesi diversi...

Nel gennaio dello scorso anno, alcuni genitori della parrocchia di Masella interessano il Consigliere Regionale On. Pasquale Tripodi per ottenere un contributo avendo la necessità di dotare la sala parrocchiale di un video proiettore e un impianto stereo per l’intrattenimento dei bambini che frequentano l’oratorio della frazione interna del Comune di Montebello Jonico. Dopo alcuni mesi dalla richiesta protocollata alla Regione dal parroco, non avendo per i tempi legati alla burocrazia, avuto risposto ed essendo in prossimità dell’inaugurazione dei locali, l’On. Tripodi per non deludere le aspettative della cittadinanza ma soprattutto dei bambini, di propria tasca acquista gli strumenti necessari e li dona alla parrocchia. Il giorno dell’inaugurazione come è nelle cose, i parrocchiani lo invitano a presenziare alla cerimonia (siamo ai primi di maggio) che si tiene alla presenza del parroco della Chiesa di Masella. Ma a questo punto succede l’impensabile.. Poche ore prima dell’evento, alcuni benpensanti ben…individuati, chiamano la sede vescovile gridando allo scandalo perché a Masella da lì a poco si sarebbe verificato un gesto che avrebbe macchiato la sacralità del Tempio e cioè, i locali dell’oratorio sarebbero stati contaminati con la presenza di politici e politicanti che passavano a riscuotere la cambiale in termini di popolarità e di visibilità, avendo offerto o regalato, fate voi, ai dei giovani fanciulli la possibilità di passare qualche ora di svago fuori dalle mura di casa. Pare che la reazione dei vertici dell’Episcopato reggino sia stata furente (chi fa una opera di bene non la deve ostentare…) tanto da intimare al giovane parroco di impedire anche con la forza l’ingresso di politici e politicanti nei locali della Chiesa. I Signori in questione ovviamente, saputa la cosa, hanno evitato di partecipare alla manifestazione onde evitare di profanare il Tempio, e per non mettere in difficoltà né il parroco, né i parrocchiani, ben consapevoli che operando quotidianamente sul territorio e non solo a ridosso di elezioni, il rapporto con i propri cittadini è solido a prescindere da queste scaramucce di basso profilo.
Festa di Saline, giugno 2009: una festa con una grandissima partecipazione di popolo, sempre molto sentita dalla gente di Saline e dintorni che si raccoglie come ogni anno a omaggiare il Santo Patrono della cittadina (forse una sola nota stonata pensando all’Abruzzo: era necessario spendere tutti quei soldi in botti e giochi d’artificio?). Oltre agli aspetti religiosi, la festa si caratterizza per una serie di spettacoli ludici molto apprezzati. Una di queste serate viene “offerta” dall’Assessore all’Ambiente di Reggio Calabria e dallo Zio che è consigliere provinciale. Sicuramente un bel gesto che deve essere apprezzato a prescindere da ogni considerazione politica. La cosa che lascia perplessi è che questa “offerta” in questo caso non solo non viene celata ma viene addirittura evidenziata nei manifesti che annunciano i programmi religiosi e civili. In altri anni, la stessa cosa non era mai stata fatta a Saline,anche quando ad “offrire” gli spettacoli sono stati altri rappresentanti delle Istituzioni. Ora sicuramente il parroco Don Paolo avrà avuto i suoi buoni motivi a trasgredire le disposizioni del Vescovo di Reggio Calabria- Bova, e avendo il filo diretto si sarà fatto dare una deroga in corso d’opera... Ma la domanda nasce spontanea: Forse ci sono politici e politici non essendo la legge uguale per tutti? A questa domanda verrà data risposta a breve in occasione della festa di San Pietro e Paolo che si terrà a Mastropietro, borgata interna che si incunea tra masella e Montebello che il 29 e 30 giugno festeggerà il proprio Patrono.
Paolo Mallamaci
22 giugno 2009

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