venerdì 24 aprile 2009

In risposta al consigliere comunale Plutino


La carica emotiva derivatami dalla circostanza che a Reggio Calabria si sia celebrato un congresso provinciale vero, molto partecipato, svoltosi democraticamente con un confronto reale e anche acceso tra le varie componenti, congresso che ha registrato qualificate presenze e ed ha ospitato interventi di grande spessore politico, non mi comporta però i vuoti di memoria a cui fa riferimento l’amico Plutino nella nota inviata alla stampa in data odierna. Infatti, pur risultando a verità la circostanza che io e l’amico Plutino ci siamo incontrati il 16 aprile, la ricostruzione da egli esposta, non corrisponde alla veridicità dei fatti; infatti in quell’incontro fui io a comunicargli che a partire dal 18 aprile, data del congresso, non avrei tollerato, nemmeno per un minuto, la posizione ambigua che egli aveva tenuto in seno al Consiglio Comunale di Reggio Calabria, chiedendogli un atto di chiarezza definitivo visto che dall’ottobre del 2008 continuava a professarsi in ogni luogo vicino e sodale all’UDC ma nei fatti teneva un comportamento di assoluto distacco nei confronti dei vertici del partito che si manifestava in una mancanza di collaborazione e di presenza nelle sedi preposte al dibattito e al confronto. Davanti alla mia risolutezza, e in poche parole, messo alle strette, mi ha comunicato che non poteva seguire le ragioni del cuore (stare nell’UDC), ma per problemi soprattutto personali e familiari piuttosto che politici, si vedeva costretto a varcare il Rubicone ed entrare nella grande casa del Popolo delle libertà. Non sarebbe stato serio da parte della nuova segreteria sostenere l’incoerenza e le contraddizioni di chi mentre si dichiarava esponente di partito, filtrava con altre formazioni politiche,tanto da essere così organico, da avere un ruolo nella struttura (con la qualifica di autista prima e di collaboratore dopo), del gruppo regionale di cui è capogruppo l’On. Nucera. Ricordo all’amico Plutino che egli solo 15 giorni fa ha fatto affiggere in città un manifesto informativo sull’importanza della raccolta differenziata con il logo e firmandosi capogruppo dell’Udc, manifesto vergato anche dall’avvocato Pangallo, vice presidente della prima circoscrizione che fino a fine gennaio era così convinto di rimanere nel partito di Casini da essere presente e tra i fautori di una conferenza stampa tenutasi con i responsabili provinciali del partito per la chiusura del tesseramento, conferenza stampa da Lui fortemente voluta nei locali della circoscrizione Reggio centro. Fermo restando che ciascuno è libero di assumere tutte le decisioni che ritiene più opportune per la propria carriera politica , non è consentito a nessuno però di ingenerare confusione nell’opinione pubblica su questioni così delicate quali l’appartenenza ad un partito, per cui all’amico Plutino consiglio vivamente di non utilizzare in seno al civico consesso reggino o in altra sede l’impropria definizione di essere capogruppo dell’UDC onde evitare altre e più dolorose iniziative di tutela della dignità degli iscritti e degli appartenenti al partito dell’Unione di centro. Faccia un gesto di assoluta coerenza, seguendo l’esempio dell’On. Nucera con il quale appunto collabora, il quale lo scorso anno ha abbandonato l’Udc e si è dimesso dal gruppo per confluire in altri contenitori. Perché è risibile la tesi che siccome i primi quattro candidati più votati nelle liste dell’UDC nel 2007 hanno abbandonato il partito, ( e chissà quante volte abbiano rimpianto di essere stati attratti dal suono delle sirene vista la delusione provata da qualcuno di loro che già sognava di varcare il numero 24 di piazza Montecitorio), la titolarità del gruppo rimanga a loro. Pur non contemplato dal carente regolamento che disciplina i lavori del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, vi è una giurisprudenza che tutela i partiti e le associazioni piuttosto che i singoli consiglieri eletti. Ma capisco che gli estensori della nota si intendano più di favole (la volpe e l’uva) che di sentenze e norme legislative. In conclusione, ringraziando l’amico Plutino per gli auguri formulatimi per il nuovo incarico, vorrei rassicurarlo che non avendo ricevuto la nomina di segretario dal chiuso delle stanze romane, e non essendo stato eletto in primarie patinate e fittizie, ma dopo una vera competizione conclusasi con una totale condivisione di una linea unitaria, mi batterò con la determinazione che mi è propria per tutelare i valori, gli ideali e il buon nome del partito in tutte le sedi .
Reggio Calabria 24.04.2009
Paolo Roberto Mallamaci - Segretario provinciale dell’UDC-

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