martedì 6 novembre 2007

Conferenza stampa presentazione convegno "Uno sguardo al futuro"

Parte dell'intervento del segretaio provinciale.




“A qualche mese dalle vicende elettorali che hanno interessato la città di Reggio Calabria abbiamo sentito la necessità di promuovere quest’incontro perché chi fa politica, al di là delle vittorie e delle sconfitte, ha il dovere di riprendere il cammino per colmare quel deficit di proposta, di comunicazione e forse anche di volontà, che ha inciso pesantemente sull’esito del confronto elettorale”. Questa è la premessa che troverete nella brochure che accompagnerà il convegno del 9 novembre, ed è proprio con questo spirito che l’Udeur ha inteso colmare proprio questo vuoto di analisi e di proposta che in questi primi mesi di legislatura ci pare che la città abbia registrato.
E lo facciamo con grande spirito costruttivo e senza la voglia di fare una opposizione preconcetta e ideologica, consapevoli come siamo che una volta chiusa la parentesi elettorale, bisogna guardare ai problemi veri della città, che non sono né di sinistra né di destra, ma riguardano tutti indistintamente coloro i quali oggi si confrontano con il dramma di indicatori economici che penalizzano fortemente una città come quella di Reggio, bella e gentile, ma fragile e ancora lontana dall’aver trovato un proprio equilibrio e una propria vocazione.
E in questo contesto che si intrecciano problemi e soluzioni che devono essere affrontati e risolti oggi, con la consapevolezza che bisogna affrontare oggi una serie di problemi prioritari: dalla viabilità, con la mancanza di una alternativa alla statale 106 che rimane ancora oggi l’unica arteria percorribile per chi deve entrare in città da sud. L’idea di una pedemontana da costruire più a nord dell’attuale cinta urbana parallelamente al tracciato odierno della 106, rimane ancora una possibilità lontana da diventare una cosa concreta, così come rimane solo una idea progettuale la copertura delle golene dei torrenti Calopinace e Sant’Agata che darebbero respiro alle zone collinari della città.
Anche Il concetto di città turistica verso il quale sta lavorando alacremente la giunta Scopelliti è ancora lontano dal realizzarsi, in un comune dove la ricettività è scarsissima e l’unica idea di turismo è legata alla Notte Bianca e ad una fruizione estiva del lungomare.
Le periferie sono oggi completamente abbandonate al proprio destino, e l’unica idea di sviluppo si è concentrato nel salotto buono della città che è il corso Garibaldi.
I servizi che sono stati affidati alle varie società miste pur costando oggi circa il 30% in più che negli altri comuni omogenei non sono considerati dalla cittadinanza assolutamente efficienti, e il caso Reges di questi ultimi giorni ne da testimonianza di come forse l’approccio non è quello giusto.
Questi temi e tanto altro ancora verrà discusso e approfondito nel convegno di giorno 9, dove in modo aperto e leale, l’Udeur si confronterà non solo con le altre forze politiche e istituzionali, ma con le forze sociali e i imprenditoriali della città. Vogliamo dare il nostro modesto ma convinto contributo per far crescere in questa città il dibattito politico con un modo nuovo di fare politica.
Grazie all’impegno profuso da Lillo Zappia, segretario cittadino del partito, che con le sue innate capacità di organizzatore e di grande uomo politico è riuscito a ridare linfa a un movimento che prima e dopo le elezioni di Reggio Calabria versava in grandissime difficoltà, da Mimmo Meduri, il consigliere comunale dell’Udeur che sta interpretando nel migliore dei modi il ruolo che i cittadini gli hanno affidato, con grande impegno e abnegazione, e con il coordinamento di Pino Bova, che consentitemi di affermare senza timore di essere smentito è una risorsa politica, culturale e umana preziosissima per la nostra città, che ha profuso un grandissimo sforzo per dare anima, cuore e forma a questo gruppo e a questa proposta politica, insieme ai tanti amici e iscritti al partito che hanno dato il loro contributo con entusiasmo e dedizione, oggi siamo in grado di presentare appunto una proposta di sviluppo per la città della Fata Morgana,che ci proietta già al futuro di scelte strategiche e non più rinviabili.

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